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martedì 30 agosto 2016

Generosità

Sono fermamente convinta che chi meno ha più dà. Sto leggendo considerazioni allucinanti in questi giorni in merito alla raccolta fondi pro-terremoto. I più inviperiti sono certi liberal-liberisti-libertari che trovano ogni modo per giustificare il braccino corto. E parlo di gente che su facebook posta foto di soggiorni in posti esotici raggiunti a bordo di yacht da sogno e con auto che non possono certo essere definite utilitarie. Quelli che dicono che non sganceranno nemmeno i 2 euro da devolvere con un SMS solidale e le scusanti quali sono?
"È la beneficenza che rovina il paese "
"Lo stereotipo dell'italiano pasticcione che con un versamento si mette a posto la coscienza" "Non do un euro perché pago già le tasse, e in quel che pago ci sono già gli importi destinati alla ricostruzione, agli aiuti, alla protezione civile ."
"Io lavoro, non campo di politica (quindi sono legittimato a spendere i soldi che guadagno nel modo che ritengo più opportuno )" "Sappiamo tutti che non serve assolutamente a nulla".
E ci sono poi quelli che hanno criticato Totti per aver messo all'asta la sua maglietta, dandogli del pidocchioso (ma non credo che il calciatore si sia limitato a questo, la vera beneficenza la si attua senza clamore) o altri artisti che faranno concerti allo scopo di recuperare fondi.

Che dire? A questa gente augurerei di trovarsi nelle medesime condizioni dei terremotati, poi penso che per la loro tirchieria imbecille molti altri dovrebbero soffrire se le mie maledizioni andassero a segno. -- Inviato dal Veloce promemoria

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